Il sindaco racconta a Botta e Risposta come ha gestito l’emergenza incendi e il futuro della sua comunità
Chi amministra non può avere paura. Deve decidere. Agire. E assumersi ogni responsabilità, anche quella di apparire scomodo. A poco meno di un anno dall’incendio devastante che ha colpito la marina di Pulsano, ridisegnando la fisionomia del Lido Silvana e del litorale orientale a causa di un piromane, il sindaco Pietro D’Alfonso ha accettato di raccontare tutto. In questa nuova puntata di Botta e Risposta ospite del direttore Antonio Rubino, si è confrontato con noi sui fatti, sulle scelte, sulle critiche e soprattutto su ciò che oggi guarda con chiarezza: il futuro della sua comunità.

Pietro D’Alfonso, avvocato, eletto sindaco di Pulsano nel maggio 2023 alla guida della coalizione civica Destinazione Pulsano, sostenuta da liste trasversali ma radicate nel territorio.
In questi primi nove mesi di mandato ha affrontato emergenze ambientali, rilanciato il dialogo istituzionale con Regione e Governo, e avviato un percorso di partecipazione attiva con i cittadini.
Ha promosso la riforestazione delle aree colpite dagli incendi, la riorganizzazione della Protezione Civile comunale e un piano triennale di opere pubbliche. Si è distinto per un approccio pragmatico, diretto, spesso fuori dai formalismi, ma orientato al risultato
Intervista a Pietro D’Alfonso sindaco Pulsano: il racconto dell’emergenza e della ripartenza

Partiamo da quel 30 luglio 2024. Cosa ha significato per lei, come uomo e come amministratore?
Quel giorno non lo dimenticherò mai. Non solo per la gravità dell’evento in sé, ma per la sensazione di dover tenere insieme una comunità che stava vivendo paura e impotenza.
C’è chi ha parlato di sottovalutazione da parte dell’amministrazione. Come risponde?
Non accetto questa lettura. Noi abbiamo attivato immediatamente i canali di emergenza, contattato i Vigili del Fuoco, l’ARIF, la Protezione Civile. Il nostro sistema locale ha reagito con rapidità.
Quali sono stati i passi immediati dopo l’emergenza?
Innanzitutto la messa in sicurezza dell’area. Poi la bonifica dell’amianto disperso. Abbiamo attivato procedure urgenti per la pulizia e la delimitazione delle zone a rischio.
E per quanto riguarda la prevenzione futura?
Abbiamo avviato un progetto di riforestazione controllata. Non è semplice. Serve tempo, risorse, e soprattutto consenso. Inoltre, abbiamo attivato controlli più rigidi sulle ordinanze esistenti.
Come Pietro D’Alfonso ha guidato Pulsano nella crisi

C’è stata qualche difficoltà nel rapporto con gli enti sovraordinati?
La Regione è intervenuta, ma abbiamo bisogno di tempi più rapidi. Le emergenze non aspettano la burocrazia. Ho chiesto formalmente un tavolo tecnico permanente sugli incendi.
Sul fronte turistico, cosa ne sarà dell’estate 2025 a Pulsano?
Ci sarà. Pulsano riparte. Abbiamo coinvolto gli operatori, sostenuto iniziative di riqualificazione e puntato sulla comunicazione positiva. La città è viva, e ha bisogno di fiducia.
I cittadini come hanno reagito?
Con grande dignità. Molti hanno collaborato attivamente con i soccorsi. Si è riscoperto un senso di comunità che va coltivato anche lontano dalle emergenze.
In questa vicenda ci sono stati anche momenti personali difficili?
Certamente. Ogni decisione presa in emergenza comporta anche sofferenza. Ma amministrare significa affrontare la realtà, non evitarla. E io non ho scelto il silenzio.
Se dovesse sintetizzare la visione che ha oggi per Pulsano?
Una comunità consapevole, responsabile, connessa con il proprio territorio. Non si può solo reagire: bisogna progettare, con coraggio e concretezza.
La visione del sindaco di Pulsano
L’intervista con Pietro D’Alfonso sindaco Pulsano gli attribuisce l’immagine di un amministratore che non cerca giustificazioni. Che si espone, risponde, decide. A Botta e Risposta, il format che taglia corto con i formalismi e scava nei fatti, ha mostrato la forza del governo locale anche nei momenti più duri.
Questa non è solo una cronaca. È la testimonianza di come si può amministrare con umanità e fermezza, trasformando una crisi in una nuova occasione di comunità.