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Avvelenamento cane Bruno: AIDAA offre taglia sull’assassino

Cane Bruno vittima di avvelenamento a Taranto – allarme lanciato da AIDAA

Il caso di avvelenamento del cane Bruno a Taranto ha suscitato forte indignazione in tutta Italia. L’animale, noto per il suo impegno sociale, è morto dopo aver ingerito un boccone con chiodi. L’associazione AIDAA ha annunciato una taglia di 1.500 euro sull’assassino e richiesto pene più severe per chi avvelena gli animali.

Avvelenamento cane Bruno: taglia da 1.500 euro per chi denuncia

Il cane Bruno, considerato un eroe a quattro zampe per il suo ruolo attivo nella comunità locale, è stato ucciso a Taranto in circostanze atroci. Le indagini delle forze dell’ordine proseguono, ma l’ipotesi principale resta quella dell’avvelenamento premeditato con fini vendicativi. Secondo le prime testimonianze, Bruno avrebbe ingerito un boccone contenente veleni e oggetti metallici.

A seguito del tragico episodio, l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA) ha deciso di offrire una taglia di 1.500 euro a chi fornirà indicazioni utili all’individuazione dell’autore del gesto. “La morte del cane Bruno non può restare impunita. Invitiamo chiunque abbia informazioni a contattarci o a presentare denuncia alle autorità competenti”, ha dichiarato l’associazione.

Allarme nazionale: migliaia di casi di avvelenamento di animali

L’avvelenamento del cane Bruno è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi simili. AIDAA segnala che solo nei primi sei mesi del 2025 sono già oltre 4.000 i cani uccisi o gravemente intossicati a causa di esche avvelenate, chiodi, vetro e sostanze tossiche lasciate deliberatamente in luoghi pubblici. Il fenomeno non risparmia nemmeno gatti e fauna selvatica.

“Chiediamo una riforma urgente per l’inasprimento delle pene contro chi compie questi crimini,” continua AIDAA, che ha anche annunciato un esposto per chiarire come sia stato possibile l’avvelenamento del cane Bruno in un’area urbana frequentata.

Le associazioni animaliste propongono anche l’attivazione di campagne educative nelle scuole e una maggiore sorveglianza nei parchi pubblici.

Verso una legge più severa per proteggere gli animali

Il caso ha riacceso il dibattito sulla tutela degli animali. AIDAA e altre sigle animaliste chiedono al Parlamento l’introduzione di norme più rigide: tra le proposte, l’aumento delle sanzioni, l’arresto per atti di crudeltà e l’obbligo di sorveglianza video in alcune aree pubbliche.

Chi volesse segnalare casi di avvelenamento o collaborare alle indagini sull’uccisione del cane Bruno può contattare direttamente AIDAA attraverso il sito ufficiale www.aidaa.net o recarsi presso le forze dell’ordine locali.

Nel frattempo, la comunità di Taranto si stringe nel ricordo del cane Bruno, simbolo di affetto e coraggio, con l’auspicio che il suo sacrificio serva a fermare questa spirale di violenza contro gli animali.

Voce del Popolo continuerà a seguire gli sviluppi del caso.

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