Il 2 aprile 2025 è stato approvato il Parere Istruttorio Conclusivo (PIC) per l’Autorizzazione Integrata Ambientale dello stabilimento ex Ilva di Taranto. Le associazioni Legambiente e PeaceLink denunciano però gravi violazioni di trasparenza ex Ilva, lamentando l’esclusione dal processo decisionale e l’accesso privilegiato concesso all’azienda gestore dell’impianto.
La questione della trasparenza ex Ilva e la modifica del PIC
Il PIC conteneva 477 prescrizioni tecniche per il contenimento dell’inquinamento, ma non è mai stato ufficialmente condiviso con i soggetti partecipanti, tra cui le associazioni ambientaliste. Al contrario, l’azienda ha potuto esaminarlo e proporre modifiche che sono state recepite, con la stesura di un nuovo PIC il 4 giugno 2025.
Secondo Legambiente, questo ha creato un disequilibrio procedurale e ha compromesso il diritto alla partecipazione pubblica. PeaceLink ha definito l’intera vicenda un “grave precedente in materia di giustizia ambientale”.
Appelli e prospettive future
Le due associazioni chiedono che il Ministero dell’Ambiente pubblichi integralmente tutti i documenti, compresi i pareri dell’Istituto Superiore di Sanità. Inoltre, sollecitano la riapertura dei termini per presentare osservazioni, come previsto dalla normativa sulla partecipazione pubblica.
L’intera questione sarà ora osservata anche dal Tribunale di Milano, che dovrà esprimersi sulla prosecuzione dell’area a caldo. Le associazioni avvertono: “Senza trasparenza ex Ilva, non può esserci legittimità ambientale”.