Il programma “Acqua per Taranto” è una delle iniziative più importanti per garantire la sicurezza idrica del territorio ionico.
Si basa su tre direttrici fondamentali: efficienza delle reti, riuso delle acque affinate e ricerca di nuove fonti.
Grazie a queste azioni, il progetto punta a migliorare la gestione delle risorse idriche e a ridurre gli sprechi. Inoltre, mira a rendere il sistema più resiliente e sostenibile.
Risanamento delle reti idriche
Il piano di rinnovo “Risanamento Reti 4”, gestito da AQP, procede con ritmo costante.
Finora sono stati sostituiti oltre 45 chilometri di condotte e 3.000 allacci in tutta la provincia di Taranto.
L’investimento, pari a circa 72 milioni di euro, coinvolge la città e diversi comuni limitrofi, come Grottaglie, Laterza, Manduria, Monteparano, Mottola, Roccaforzata, San Marzano e Statte.
Nella città di Taranto sono attivi i cantieri del primo lotto.
Il secondo, dedicato alle frazioni di Talsano, Lama e San Vito, sarà avviato nei prossimi mesi.
Le nuove reti sono dotate di sistemi di regolazione controllabili da remoto.
Grazie a queste tecnologie, sarà possibile gestire la distribuzione dell’acqua in modo più efficiente e ridurre sensibilmente le perdite.
In questo modo, il servizio idrico diventa più moderno, sostenibile e vicino alle esigenze dei cittadini.
Dissalatore a servizio di Taranto
È stato completato l’iter amministrativo per il dissalatore di Taranto, uno dei progetti più innovativi del programma “Acqua per Taranto”.
Con la delibera n. 88 del 30 ottobre 2025, l’Autorità Idrica Pugliese ha approvato la variante urbanistica necessaria.
Questo passaggio consente l’avvio della fase esecutiva, in linea con il cronoprogramma del PNRR.
L’impianto sorgerà lungo la Provinciale 38, su un’area di circa due ettari.
Utilizzerà acque salmastre prelevate da una presa esistente di Acque del Sud, senza nuove opere sul fiume.
Inoltre, sarà collegato al grande serbatoio di Taranto da una dorsale lunga 14 chilometri, di cui 5 realizzati con tecnologie no-dig.
Il sistema sarà in grado di trasportare fino a 650 litri al secondo di acqua potabile, riducendo la dipendenza dalle fonti tradizionali.
I lavori prevedono anche una condotta di 4,5 chilometri verso il molo polisettoriale, destinata al rilascio dell’acqua residuale trattata.
L’operazione rispetta gli standard ambientali e garantisce la compatibilità con l’ecosistema marino.
Con questo intervento prende forma una delle opere più strategiche per la transizione idrica pugliese, basata su innovazione e sostenibilità.
Verso una gestione idrica sostenibile
Il programma “Acqua per Taranto” segna un passo importante verso una gestione più efficiente dell’acqua in Puglia.
Attraverso il rinnovamento delle reti, il riuso delle acque affinate e la ricerca di nuove fonti, il progetto assicura un approvvigionamento stabile anche in periodi di siccità.
Di conseguenza, Taranto diventa un esempio di buona pratica nella gestione delle risorse idriche nel Mezzogiorno.
Il percorso è lungo, ma le basi per un futuro sicuro e sostenibile sono già state tracciate.










