Abusi su disabile a Taranto: cinque autisti di Kyma Mobilità sono sotto accusa per presunti episodi di violenza sessuale su una ragazza con disabilità psichica. I fatti contestati risalirebbero al periodo compreso tra il 2018 e il 2020, durante il normale servizio di trasporto pubblico locale.
Richieste di condanna nel processo per abusi su disabile
Il pubblico ministero di Taranto ha richiesto pene severe: cinque imputati rischiano fino a 5 anni e 6 mesi di carcere, mentre per altri tre autisti sono state chieste condanne comprese tra 2 anni e mezzo e 6 anni. Secondo le accuse, gli abusi sarebbero avvenuti approfittando della condizione di vulnerabilità della vittima, in luoghi appartati e lontani da occhi indiscreti.
Le prove raccolte si basano sull’analisi dei turni di lavoro, delle registrazioni dei dispositivi di videosorveglianza e dei tracciamenti GPS installati sugli autobus di Kyma Mobilità. L’azienda, nel frattempo, si è costituita parte civile nel processo, ribadendo il proprio impegno per la tutela dei passeggeri.
Strategie difensive e prossime tappe del processo
Le difese degli imputati puntano a smontare il quadro accusatorio, presentando documentazione sui percorsi effettuati e orari di servizio. Il processo sugli abusi su disabile a Taranto proseguirà nelle prossime settimane, con la sentenza attesa entro l’estate 2025.
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