Un’operazione di controlli contro la contraffazione ha portato al sequestro di oltre 120.000 prodotti falsi e non sicuri in diversi comuni della provincia ionica. L’attività rientra nel controllo economico del territorio e tutela i consumatori e la salute pubblica.
Nel corso delle verifiche, gli operatori hanno individuato più esercizi commerciali che vendevano merce irregolare o priva dei requisiti di sicurezza previsti dalla legge.
Controlli contro la contraffazione nel commercio locale
I controlli contro la contraffazione hanno interessato aziende e attività commerciali presenti in diversi centri della provincia. Gli interventi programmati hanno consentito di individuare un ingente quantitativo di prodotti irregolari.
Tra la merce sequestrata figurano giocattoli, articoli per la casa, materiale di cancelleria e prodotti di uso quotidiano. Gli accertamenti hanno riguardato anche articoli molto diffusi sul mercato.
In particolare, sono state rinvenute circa 27.000 bambole “Labubu”. Il prezzo di vendita, il confezionamento e la fattura hanno fatto emergere dubbi sulla loro originalità e provenienza.
Prodotti non sicuri e violazioni delle norme sul consumo
Durante i controlli contro la contraffazione, gli operatori hanno trovato numerosi prodotti privi delle informazioni obbligatorie previste dal Codice del Consumo.
La normativa impone l’indicazione della denominazione del prodotto, dell’identità del produttore, dei materiali utilizzati e dell’eventuale presenza di sostanze pericolose.
Tra i sequestri risultano anche 11.600 posate in plastica. Le confezioni riportavano impropriamente la dicitura “MOCA” senza il necessario certificato di conformità.
Esiti dei controlli e segnalazioni
Al termine delle attività, i responsabili di 17 esercizi commerciali sono stati segnalati alle autorità competenti. In cinque casi sono emerse violazioni di rilievo penale.
Le restanti posizioni sono state valutate sotto il profilo amministrativo, secondo le procedure previste dalla normativa vigente.
Le attività di controllo proseguiranno anche nei prossimi mesi. L’obiettivo resta contrastare la diffusione di prodotti falsi o non sicuri e tutelare il mercato regolare.










