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Rifiuti urbani, operatività limitata per l’impianto Pasquinelli

impianto Pasquinelli rifiuti con operatività limitata per la raccolta differenziata

Oltre 80mila euro per un solo mese di conferimenti legati alla raccolta differenziata è quanto emerge dalla gestione recente dell’impianto Pasquinelli rifiuti, riattivato in forma parziale e sperimentale. La struttura, realizzata con risorse pubbliche e finanziamenti europei, continua a operare solo su una parte del territorio comunale, con effetti economici rilevanti sul sistema complessivo di gestione.

Per il mese di ottobre 2025, dagli atti amministrativi risulta una liquidazione di oltre 81mila euro per attività di conferimento a recupero dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata presso l’impianto. I costi riguardano in particolare frazioni di rifiuti riconducibili a imballaggi misti e vetro, inserite in un servizio prorogato fino al 31 dicembre 2025, nell’ambito di un impegno economico complessivo che per l’anno in corso supera i 700mila euro.

Impianto Pasquinelli rifiuti: investimento pubblico e anni di utilizzo ridotto

L’impianto Pasquinelli rifiuti è un’infrastruttura destinata alla selezione e al recupero dei materiali della raccolta differenziata. La struttura è stata oggetto di interventi finanziati con fondi comunitari e ha comportato un investimento complessivo di diversi milioni di euro. Nonostante collaudi e consegna formale già avvenuti negli anni precedenti, l’impianto ha attraversato periodi prolungati di fermo o sottoutilizzo, con ripartenze avvenute a fasi.

Il sito è autorizzato al trattamento di rifiuti non pericolosi e, secondo le autorizzazioni di esercizio, può gestire volumi significativi su base annua, includendo frazioni tipiche della differenziata come plastica, carta, vetro e metalli, oltre ad altre tipologie compatibili con il ciclo di selezione e recupero. La disponibilità di un impianto pubblico di questo tipo è considerata strategica per ridurre l’invio dei rifiuti a strutture esterne e contenere i costi logistici.

Impianto Pasquinelli rifiuti e riattivazione sperimentale: conferimenti “a macchia di leopardo”

La riattivazione più recente è avvenuta in modalità sperimentale e riguarda solo alcune aree del territorio comunale. In pratica, l’impianto Pasquinelli rifiuti riceve i conferimenti provenienti da specifiche zone, mentre per le restanti aree la gestione prosegue tramite invio verso impianti esterni. Questo assetto parziale mantiene attivi, almeno in parte, i costi connessi al trasporto e al conferimento fuori città.

La gestione “a macchia di leopardo” evidenzia la distanza tra la capacità potenziale della struttura e l’effettivo impiego su scala cittadina. Una condizione che, secondo quanto emerge dal quadro amministrativo, continua a produrre un sistema articolato tra utilizzo interno e conferimenti esterni, con impatti economici sul servizio complessivo e sull’efficienza del ciclo dei rifiuti.

Affidamenti diretti, proroghe e quadro gestionale

Le attività risultano ricondotte a un servizio affidato tramite procedura diretta, secondo quanto previsto per la gestione in ambito pubblico. Nel tempo, però, si sono susseguite proroghe che hanno esteso la continuità del servizio fino alla fine del 2025, in attesa di una definizione strutturale degli aspetti economico-finanziari e organizzativi legati al sistema di gestione.

Le somme liquidate rientrano nella gestione ordinaria della raccolta differenziata, ma riportano al centro dell’attenzione il tema dei costi complessivi del ciclo dei rifiuti. Costi che, in ultima istanza, possono riflettersi anche sulla tariffazione applicata alle utenze, oltre che sulla capacità dell’ente di valorizzare pienamente infrastrutture realizzate con risorse pubbliche.

In attesa di decisioni definitive sulla piena operatività, il sistema prosegue con una gestione per fasi e con un utilizzo parziale della struttura. La prospettiva indicata dagli atti è quella di una stabilizzazione che consenta di rendere l’impianto Pasquinelli rifiuti pienamente funzionale su scala cittadina, riducendo il ricorso a impianti esterni e migliorando l’efficienza complessiva del servizio.

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