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Violenza economica e violenza di genere: a Taranto un confronto che dà voce alle vittime

«Incontro sulla violenza economica e violenza di genere nella sede UIL di Taranto»

Violenza economica e violenza di genere al centro della giornata di approfondimento ospitata oggi nella sede UIL di Taranto. L’incontro si è svolto nella sala intitolata all’ex Presidente della Repubblica ed è stato caratterizzato da una forte partecipazione. L’iniziativa ha richiamato l’attenzione su una forma di abuso spesso invisibile ma ancora molto diffusa.

Violenza economica: un fenomeno ancora sommerso

La referente locale per le Pari Opportunità ha aperto i lavori con un quadro chiaro della situazione. Ha spiegato che molte donne, soprattutto anziane, non gestiscono i propri risparmi o i documenti successori a causa di limiti imposti per anni. Questa condizione produce dipendenze che si trasformano in ostacoli quotidiani e in forme di controllo difficili da riconoscere.

Le testimonianze raccolte durante l’incontro hanno mostrato come la violenza economica si intrecci con altre forme di violenza. Tra queste rientrano violenza psicologica, isolamento sociale e limitazione dell’autonomia finanziaria. Le relatrici hanno sottolineato che queste dinamiche riducono la libertà personale e creano barriere che frenano ogni possibilità di uscita dalla situazione.

Testimonianze, norme e interventi attivi sul territorio

Una psicologa esperta in relazioni familiari ha spiegato che la violenza economica agisce come “una gabbia invisibile”. Ha evidenziato che molte donne interpretano il controllo sulle spese come una forma di protezione, senza riconoscerne la natura abusiva. Questa percezione rende più difficile chiedere aiuto.

Una professionista del settore legale ha illustrato le norme oggi disponibili. La giurisprudenza riconosce la violenza economica all’interno dei maltrattamenti familiari e offre strumenti per tutelare le vittime. Ha invitato a rafforzare i percorsi di prevenzione e a promuovere la conoscenza dei diritti.

Particolarmente significativo il racconto di un’assessora ai Servizi Sociali del territorio. Ha descritto un caso seguito dal Comune in cui una donna e i suoi due figli hanno trovato protezione grazie al coraggio del figlio adolescente. Il suo intervento ha ricordato l’importanza di agire in tempi rapidi e di rafforzare la rete di sostegno.

Durante la giornata è intervenuta anche una rappresentante regionale del settore postale. Ha ricordato che la dipendenza economica ha segnato la vita di molte famiglie e che l’autonomia finanziaria resta oggi uno degli strumenti più efficaci di prevenzione. A chiudere i lavori è stata una dirigente dei pensionati, che ha richiamato l’attenzione sul peso della cultura patriarcale e sulla necessità di percorsi educativi continui.

Un impegno comune per prevenzione e rete sociale

L’incontro si è concluso con un impegno condiviso tra sindacato, enti locali e associazioni del territorio. Le realtà coinvolte vogliono potenziare gli sportelli di ascolto, attivare nuovi progetti nelle scuole e rafforzare la collaborazione con i servizi sociali. La UIL di Taranto ha confermato l’intenzione di continuare il proprio lavoro quotidiano per difendere diritti, dignità e libertà delle persone.

Le iniziative proseguiranno nei prossimi mesi con ulteriori attività rivolte alla cittadinanza. L’obiettivo è costruire una rete stabile che possa prevenire ogni forma di violenza di genere e offrire sostegno immediato alle vittime.

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