La decarbonizzazione ex Ilva resta una priorità per l’amministrazione comunale. Il Comune ribadisce la contrarietà alla nave rigassificatrice e sollecita investimenti sul territorio, invitando il Governo a un confronto diretto in città per condividere tempi e modalità del percorso.
L’amministrazione locale sottolinea che la transizione verso processi produttivi a minore impatto ambientale è un passaggio fondamentale per conciliare tutela della salute, occupazione e competitività. La posizione viene espressa in un momento in cui si discute della riconversione degli impianti e della sostenibilità di lungo periodo del polo siderurgico.
Secondo il Comune, la pianificazione dovrà essere accompagnata da un programma di investimenti mirati, con attenzione alle bonifiche, all’innovazione tecnologica e alla formazione professionale. La decarbonizzazione ex Ilva viene quindi indicata come asse strategico per lo sviluppo locale.
Decarbonizzazione ex Ilva: priorità, tempi e salute dei cittadini
L’ente municipale richiama l’esigenza di definire una tabella di marcia chiara e verificabile, affinché la produzione si adegui agli standard ambientali e sanitari. «La produzione deve adeguarsi al diritto alla salute dei cittadini», si evidenzia nella nota diffusa dal Comune, che chiede di contenere i tempi della transizione e di assicurare la massima trasparenza sugli interventi.
Tra gli obiettivi indicati figurano l’abbattimento delle emissioni, l’efficientamento energetico, la progressiva sostituzione delle tecnologie più impattanti e il monitoraggio continuo degli indicatori ambientali. In questa prospettiva, l’amministrazione chiede un coordinamento istituzionale stabile e il coinvolgimento delle parti sociali.
Taranto e la decarbonizzazione ex Ilva: investimenti per il futuro
Il Comune conferma la contrarietà all’ipotesi di una nave rigassificatrice in rada, ritenendola non coerente con la strategia di diversificazione economica e con il percorso di riconversione ecologica. «Servono investimenti in grado di generare nuove filiere, innovazione e occupazione di qualità», si legge nella posizione ufficiale, che punta su logistica sostenibile, economia del mare, manifattura avanzata, turismo e servizi alla persona.
La richiesta avanzata all’esecutivo nazionale è di concentrare risorse su infrastrutture, bonifiche e progetti capaci di attrarre imprese, capitali e competenze. In questo quadro, l’amministrazione ribadisce che il confronto con il Governo dovrà tenere conto delle specificità territoriali e delle esigenze della popolazione.
Per maggiori informazioni sui programmi nazionali di transizione ecologica è possibile consultare il sito del Ministero dell’Ambiente.
Confronto istituzionale e prospettive di sviluppo
Per favorire un dialogo costruttivo, l’amministrazione ha invitato i rappresentanti del Governo a Taranto, con l’obiettivo di condividere dati, tempi e strumenti della transizione. L’esito del confronto potrà incidere sulla definizione del cronoprogramma e sulle risorse disponibili per i progetti di riconversione.
Le organizzazioni sindacali e le realtà economiche del territorio, interpellate nei tavoli già convocati, chiedono certezze su occupazione, sicurezza e salute. L’auspicio è che il percorso definisca in modo chiaro obiettivi misurabili e verifiche periodiche, così da garantire un avanzamento ordinato degli interventi.
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Prossime tappe: monitoraggio e partecipazione
Nei prossimi mesi sono attesi aggiornamenti sul quadro degli investimenti e sui dettagli tecnici della riconversione. Il Comune conferma la disponibilità a informare regolarmente la cittadinanza sugli sviluppi, anche attraverso consultazioni pubbliche e report periodici. L’obiettivo dichiarato è coniugare la decarbonizzazione ex Ilva con un modello di crescita sostenibile e inclusivo per Taranto e l’area ionica.
Il futuro di Taranto passa dalla decarbonizzazione ex Ilva, che resta la priorità per la città insieme a nuovi investimenti per lo sviluppo.