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Carceri al collasso: Taranto tra le situazioni più critiche in Italia

Carceri al collasso a Taranto: esterno della casa circondariale

Le carceri al collasso rappresentano oggi una delle principali emergenze del sistema penitenziario italiano, e la situazione di Taranto ne è un esempio emblematico. Il XXI Rapporto di Antigone, presentato a Roma, denuncia criticità gravi nella casa circondariale del capoluogo ionico: sovraffollamento, mancanza di educatori e personale dirigenziale.

Carceri al collasso: sovraffollamento e carenza educativa

Nel carcere di Taranto, il rapporto tra detenuti ed educatori ha raggiunto il valore record di 143,5, uno dei più alti in Italia. Un dato che conferma come le carceri al collasso non siano più eccezioni isolate. Questo squilibrio compromette i percorsi di reinserimento e rieducazione, come previsto dall’articolo 27 della Costituzione.

Secondo l’associazione Antigone, il problema è condiviso anche da istituti come Regina Coeli e Piacenza, ma a Taranto è aggravato da carenze infrastrutturali. L’assenza di un numero sufficiente di educatori rende inefficace ogni progetto rieducativo, accentuando la tensione all’interno della struttura.

Grave carenza di dirigenti e agenti penitenziari

Il sistema dirigenziale è altrettanto in difficoltà: su 350 posizioni previste a livello nazionale, solo 254 risultano effettivamente occupate. A Taranto, la gestione amministrativa risente fortemente della necessità per molti direttori di gestire più istituti contemporaneamente, una pratica ormai diffusa e insostenibile.

Anche la polizia penitenziaria è in carenza strutturale. I dati del Ministero della Giustizia (aggiornati a maggio 2025) indicano che mancano circa 3.200 agenti sul territorio nazionale. Il rapporto medio è salito a 2 detenuti per agente, con punte di 2,5 in regioni come Lombardia e Lazio.

Taranto come simbolo della crisi delle carceri al collasso

Le condizioni nella casa circondariale di Taranto non sono un caso isolato. Anni di segnalazioni da parte di sindacati, operatori del settore e associazioni hanno portato il carcere ionico al centro del dibattito nazionale. Le carceri al collasso sono ormai una realtà strutturale che richiede risposte immediate e coordinate.

Occorre un piano di intervento strutturale che includa l’assunzione di nuovo personale, investimenti in infrastrutture e una revisione delle politiche di detenzione. A livello locale, le istituzioni pugliesi sono chiamate a monitorare costantemente la situazione, anche in collaborazione con le autorità nazionali.

Per approfondire, consulta anche il nostro dossier sulle carceri in Puglia.

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