Taranto – Dopo il Consiglio comunale monotematico dedicato all’emergenza rifiuti, svolto il 29 dicembre, Adiconsum, Adoc e Federconsumatori hanno diffuso una lettera aperta all’Amministrazione comunale. Le associazioni chiedono un coinvolgimento formale nei percorsi di miglioramento del servizio di raccolta.
Nel documento evidenziano che molte cittadine e molti cittadini convivono da tempo con criticità costanti. Segnalano livelli di raccolta differenziata tra i più bassi d’Italia. Richiamano inoltre una TARI tra le più elevate. Sottolineano disagi più marcati in alcuni quartieri della città.
Emergenza rifiuti a Taranto: le richieste delle associazioni
Le associazioni definiscono “giusta e opportuna” la convocazione del Consiglio comunale monotematico. Spiegano però che i cittadini continuano a pagare costi alti. A loro avviso, il servizio non risulta adeguato in molte aree della città.
Nella lettera citano anche precedenti tentativi di confronto. Nei mesi scorsi, Kyma Ambiente ha inviato una richiesta di incontro alle associazioni. Il Presidente ha firmato la comunicazione. Le associazioni dichiarano di aver confermato la disponibilità. Ad oggi, però, non risulta arrivata una convocazione ufficiale.
Emergenza rifiuti a Taranto: proposta la Carta della qualità dei servizi
Adiconsum, Adoc e Federconsumatori riferiscono di aver chiesto un incontro al Sindaco di Taranto. Vogliono avviare la sottoscrizione di una Carta della qualità dei servizi. Lo strumento servirebbe a definire standard e obiettivi condivisi. Dovrebbe anche indicare azioni concrete per migliorare i servizi pubblici locali.
Le associazioni spiegano che raccolgono ogni giorno segnalazioni e reclami tramite gli sportelli cittadini. Dicono di ricevere anche proposte e indicazioni operative. Hanno inviato una richiesta simile anche all’Assessore alle Attività Produttive. Anche in questo caso, affermano di non aver ricevuto risposta.
Nel documento sottolineano inoltre un altro punto. Il Consiglio comunale del 29 dicembre ha ascoltato alcune associazioni di categoria. Le associazioni dei consumatori non hanno partecipato. Secondo le firmatarie, rappresentano la maggioranza della popolazione. Richiamano il ruolo di chi sostiene il peso della TARI e vive i disservizi.
“Ci chiediamo se questa Amministrazione comunale intenda ascoltare davvero anche il punto di vista delle cittadine e dei cittadini attraverso le associazioni rappresentative”, scrivono Adiconsum, Adoc e Federconsumatori. “Oppure se questi confronti restino occasioni limitate e non inclusive”, aggiungono nella lettera.
Le associazioni concludono con un nuovo appello. Chiedono il coinvolgimento previsto dalle normative nazionali, regionali e locali. Sottolineano il proprio ruolo nella tutela dei diritti dei cittadini. Ribadiscono l’utilità della collaborazione per migliorare i servizi.
Adiconsum, Adoc e Federconsumatori dichiarano di attendere un riscontro formale. Attendono anche una convocazione ufficiale. Concludono auspicando che l’Amministrazione colmi la lacuna nel confronto con la cittadinanza.









