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Crisi finanziaria del Comune di Taranto: l’analisi della Corte dei Conti

bilancio comunale e situazione finanziaria del Comune

Crisi finanziaria del Comune di Taranto – La Corte dei Conti ha evidenziato un quadro economico estremamente critico per l’Ente di Piazza Castello, con oltre 444 milioni di crediti difficilmente recuperabili e circa 9 milioni di debiti fuori bilancio. L’analisi dei documenti contabili 2020-2023, con aggiornamenti al 2024, conferma una gestione finanziaria in forte sofferenza.

Crisi finanziaria del Comune di Taranto: i dati principali

Nel rapporto della Corte dei Conti emergono numerose criticità riguardanti il bilancio comunale. Il risultato di amministrazione presenta valori apparentemente in crescita, passando da 273 milioni nel 2020 a 379 milioni nel 2023; tuttavia, si tratta in larga parte di un “avanzo virtuale”, cioè non disponibile per la spesa corrente perché vincolato alla copertura di crediti dall’esigibilità incerta.

I residui attivi, cioè le somme che il Comune dovrebbe ancora incassare, sono saliti da 418,6 milioni nel 2020 a oltre 444 milioni nel 2023, con un incremento ulteriore nel 2024. Parallelamente è aumentato il fondo crediti di dubbia esigibilità, passato da 180 milioni nel 2020 a circa 251 milioni nel 2023 e a 282 milioni nel 2024, segnale della difficoltà nel riscuotere le entrate previste.

Debiti fuori bilancio e fondi accantonati in aumento

Nonostante la diminuzione dei residui passivi – da 127 milioni nel 2020 a poco più di 102 milioni nel 2023 – cresce il peso dei debiti fuori bilancio. Le obbligazioni non previste, spesso legate a sentenze o a servizi acquisiti senza copertura finanziaria, sono passate da 1,8 milioni nel 2020 a oltre 9,6 milioni nel 2023.

A incidere sulla crisi finanziaria del Comune di Taranto sono anche i fondi accantonati: il fondo per le perdite delle società partecipate varia dai 3 milioni del 2021 ai 5,6 milioni del 2023, mentre il fondo contenzioso supera gli 11 milioni, a fronte di numerosi procedimenti legali ancora aperti.

Secondo la Corte dei Conti, questi accantonamenti rappresentano oltre il 70% del risultato di amministrazione, limitando notevolmente la capacità operativa dell’Ente.

Prospettive e prossimi passaggi

La situazione finanziaria richiede un monitoraggio costante e interventi strutturali per evitare ulteriori squilibri. La Corte dei Conti sottolinea la necessità di rafforzare la riscossione delle entrate, controllare la spesa e ridurre progressivamente i debiti fuori bilancio. Nei prossimi mesi sono attesi nuovi aggiornamenti e verifiche contabili che definiranno gli eventuali correttivi da adottare.

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