In vista della prossima Conferenza dei Sindaci sulla Sanità, il sindaco e il commissario straordinario della ASL, Gregorio Colacicco, hanno visitato il cantiere del nuovo Ospedale San Cataldo. L’obiettivo dell’incontro era verificare l’avanzamento dei lavori e definire le prossime fasi operative del progetto sanitario.
Ospedale San Cataldo: un polo sanitario di eccellenza
Durante la visita è emersa la vocazione del nuovo Ospedale San Cataldo a diventare un centro di riferimento per la sanità pubblica nel Mezzogiorno. Il progetto integra assistenza, ricerca e formazione, grazie alla collaborazione con la Facoltà di Medicina, che quest’anno festeggia i primi laureati.
Il sopralluogo ha confermato l’impegno condiviso delle istituzioni nel completare un’opera strategica per tutto il territorio.
Eliporto e sinergie operative
La delegazione ha dedicato particolare attenzione alla costruzione del nuovo eliporto, infrastruttura fondamentale per le emergenze sanitarie. È in corso la definizione del modello di gestione, con l’ipotesi di una collaborazione operativa con la Marina Militare. L’obiettivo è garantire interventi rapidi e coordinati nei soccorsi.
Il sindaco ha espresso soddisfazione per i progressi raggiunti. Ha ribadito l’importanza di rispettare i tempi previsti e di mantenere la massima trasparenza in tutte le fasi del progetto.
Tempi e prospettive per il completamento
I rappresentanti istituzionali hanno ricordato che, in media, la costruzione di strutture ospedaliere di pari livello in Italia richiede circa dieci anni. Il dato evidenzia la complessità del progetto e la necessità di un monitoraggio costante.
“Il San Cataldo rappresenta una risposta concreta al bisogno di salute del territorio – ha dichiarato il Sindaco –. Il sopralluogo conferma la volontà condivisa di consegnare alla comunità un ospedale moderno, efficiente e pienamente operativo”.
Un policlinico per la sanità del futuro
Una volta completato, il nuovo Ospedale San Cataldo potrà diventare un vero policlinico. La struttura offrirà alta tecnologia, qualità assistenziale e formazione universitaria di livello. Integrando clinica e ricerca, rappresenterà un modello di eccellenza per la sanità pubblica nel Mezzogiorno.












