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Un centro di ricerca per terapie cellulari a Taranto: nasce la Fondazione bioERGOtech

veduta di Taranto e progetto del centro di ricerca per terapie cellulari

Nasce la Fondazione bioERGOtech con l’obiettivo di realizzare un centro di ricerca per terapie cellulari a Taranto. L’annuncio arriva a un anno dai “Taranto Biotech Days” del 2024, evento che ha gettato le basi per questa iniziativa. La presentazione ufficiale si terrà mercoledì 29 ottobre 2025 alla Camera dei Deputati a Roma, durante l’incontro “Innovare per curare”. L’evento vedrà la partecipazione di ricercatori, clinici, investitori e rappresentanti istituzionali.

Fondazione bioERGOtech e il progetto di un centro di ricerca

La Fondazione bioERGOtech è una nuova realtà dell’ecosistema healthtech italiano. L’obiettivo è quello di unire intelligenza artificiale e terapie cellulari per favorire l’innovazione biomedica nel Sud Italia. Per questo motivo, la fondazione punta a trasformare Taranto da città industriale a polo di eccellenza nel settore biotech.

L’iniziativa nasce dai “Taranto Biotech Days 2024”, che hanno coinvolto oltre 1500 studenti e 50 ricercatori provenienti da università internazionali come Cambridge, Oxford, ETH e Stanford. In quell’occasione, è emersa la visione di creare un centro di ricerca per terapie cellulari a Taranto. Da quell’esperienza è maturata la rete di collaborazioni scientifiche che oggi sostiene il progetto.

Un approccio innovativo e una leadership giovane

Alla guida della Fondazione bioERGOtech c’è il giovane ingegnere biomedico Guido Putignano. Laureato al Politecnico di Milano e all’ETH Zürich, Putignano rappresenta la nuova generazione di ricercatori italiani. È affiancato dall’avvocato Domenica Leone, che cura gli aspetti legali e strategici dell’organizzazione.

L’approccio operativo della fondazione si fonda su tre pilastri. Il primo è il long tail focus, che concentra l’attenzione su patologie rare o specifiche. Il secondo prevede iterazioni semestrali, in modo da rendere più rapido lo sviluppo dei progetti. Infine, il terzo pilastro è il needs-first approach, che parte dai bisogni reali dei pazienti e delle strutture sanitarie. Grazie a questo metodo, la fondazione può adattarsi in modo dinamico alle esigenze del settore.

Inoltre, l’organizzazione adotta un modello di lavoro “snello”, basato su intelligenza artificiale e automazione. In questo modo riduce i costi, accelera la ricerca e consente una gestione più sostenibile dei progetti.

Collaborazioni e impatto nel settore biotech

Le collaborazioni della Fondazione bioERGOtech si sviluppano su più livelli: internazionale, nazionale e regionale. A livello internazionale, sono già in corso contatti con università e centri di ricerca europei, americani e asiatici. In Italia, la fondazione dialoga con università e ospedali di ricerca per validare i risultati clinici. A livello locale, mantiene rapporti con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e la Camera di Commercio di Brindisi-Taranto.

Il progetto si inserisce in un settore biotech in crescita. Nel 2022 le imprese italiane del comparto erano oltre 700, con un fatturato di 13,6 miliardi di euro. Di conseguenza, la Fondazione bioERGOtech si propone come realtà complementare alle istituzioni già consolidate, portando innovazione e valorizzazione territoriale.

Un futuro biotecnologico per il Mezzogiorno

La creazione di un centro di ricerca per terapie cellulari a Taranto rappresenta un passo importante per il Mezzogiorno. Secondo le stime, nei prossimi cinque anni potranno nascere fino a venti brevetti e almeno sei spin-off nel campo dell’AI applicata alla biologia. Ciò potrebbe generare nuove opportunità di lavoro e stimolare l’attrazione di talenti nel Sud Italia.

In conclusione, la Fondazione bioERGOtech mira a trasformare la città di Taranto in un punto di riferimento per la ricerca scientifica avanzata. L’evento del 29 ottobre alla Camera dei Deputati segnerà l’avvio ufficiale di questo ambizioso percorso di innovazione biomedica.

Maggiori informazioni sull’evento “Innovare per curare” | Iscrizione all’evento

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