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Preservazione della fertilità, la Regione Puglia finanzia la crioconservazione degli ovociti

Crioconservazione ovociti tecnica per la preservazione della fertilità femminile

Preservazione della fertilità un nuovo provvedimento della Regione Puglia sostiene economicamente la crioconservazione degli ovociti per donne tra 27 e 37 anni residenti in Puglia da almeno 12 mesi con ISEE non superiore a 30000 euro il contributo massimo è di 3000 euro una tantum disponibile per il triennio 2025 2027

Preservazione della fertilità e maternità consapevole

In Italia l’età media della prima gravidanza è tra le più alte in Europa mentre la fertilità femminile diminuisce dopo i 35 anni il fenomeno della genitorialità differita è in crescita ma non tutti sono informati sui limiti biologici della fertilità naturale la crioconservazione rappresenta una possibile risposta

Il dottor Domenico Carone direttore sanitario della Clinica Eugin di Taranto dichiara non si racconta ancora abbastanza che l’età fertile ha dei limiti e che la medicina riproduttiva non può compensare completamente il declino della fertilità femminile è fondamentale continuare a fare informazione

Crioconservazione degli ovociti anche per pazienti oncologiche

La crioconservazione è utile anche in ambito oncologico per preservare la fertilità prima di trattamenti chemioterapici o radioterapici il professor Mario Mignini Renzini dei Centri Eugin afferma la percentuale di pazienti oncologici informati sulla preservazione della fertilità è ancora molto bassa servono più formazione e sensibilizzazione tra il personale medico

Il provvedimento regionale pugliese include anche i centri privati di procreazione medicalmente assistita ampliando l’accesso a questa tecnica innovativa e permettendo una scelta riproduttiva più consapevole

Una misura innovativa a tutela della fertilità femminile

La Regione Puglia con questo intervento favorisce la preservazione della fertilità promuove l’equità nell’accesso alle cure e contribuisce a diffondere una cultura della prevenzione il contributo sarà attivo fino al 31 dicembre 2027 per tutte le aventi diritto

Secondo Mignini Renzini è un primo passo importante verso una politica sanitaria che tuteli il benessere riproduttivo delle donne in modo concreto e continuativo

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