Nella serata del 2 ottobre 2025, presso la sala conferenze della Banca Bari e Taranto, la Sezione di Taranto dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (A.N.F.I.) ha organizzato un convegno multidisciplinare dal titolo “Il disagio giovanile: dal malessere alla violenza”. L’iniziativa ha acceso i riflettori su una problematica di forte attualità, coinvolgendo esperti di diversi settori e un’ampia partecipazione di pubblico.
Disagio giovanile e violenza: un tema di crescente preoccupazione
Il convegno, promosso dall’A.N.F.I. di Taranto, ha inteso affrontare il tema del disagio giovanile con un approccio multidisciplinare, analizzando le radici del fenomeno e le sue conseguenze sociali. I relatori, provenienti dai settori medico, sociale e religioso, hanno approfondito gli aspetti che contribuiscono al malessere dei giovani, evidenziando come questo possa talvolta degenerare in comportamenti violenti. La riflessione ha posto l’accento sia sulle dinamiche familiari sia sul contesto scolastico e sociale, dove spesso il problema viene sottovalutato o ignorato.
Un’ampia partecipazione e attenzione istituzionale
La sala gremita ha testimoniato l’interesse diffuso verso il tema del disagio giovanile. All’evento erano presenti il Comandante Provinciale del Corpo, Colonnello Vincenzo Cantore, i vertici pugliesi dell’A.N.F.I., le autorità comunali, associazioni combattentistiche e d’arma, oltre a numerose realtà culturali e sociali del territorio. Tutti i partecipanti hanno accolto con vivo interesse l’iniziativa, sottolineando l’importanza di promuovere momenti di confronto e sensibilizzazione.
L’approccio corale e multidisciplinare adottato nel convegno ha permesso di offrire una panoramica completa della questione, stimolando la consapevolezza collettiva e ribadendo la necessità di azioni concrete per sostenere le nuove generazioni.
L’iniziativa della Sezione A.N.F.I. di Taranto apre la strada a ulteriori momenti di approfondimento e confronto sul disagio giovanile. La tematica rimane di estrema attualità e, come sottolineato dai relatori, richiede un impegno costante da parte delle istituzioni, delle famiglie e delle comunità educative per prevenire e contrastare il rischio di violenza tra i giovani.
