Le dimissioni del sindaco di Taranto sono arrivate nella serata del 28 luglio, dopo le forti proteste di alcuni gruppi ambientalisti durante un incontro pubblico sull’ex Ilva. Le dimissioni sindaco Taranto rappresentano un nuovo capitolo nella delicata questione ambientale che coinvolge la città da anni.
Ex Ilva e tensioni in aula consiliare
Nel pomeriggio di lunedì, a Palazzo di Città, si è tenuta una riunione aperta tra l’amministrazione e i rappresentanti di associazioni e comitati civici per discutere il futuro dell’impianto ex Ilva. Il confronto si è interrotto quando il sindaco ha comunicato di dover lasciare anticipatamente l’aula per motivi personali. Alcuni presenti hanno occupato l’ingresso dell’edificio, rendendo impossibile l’uscita del primo cittadino, dei giornalisti e di altri funzionari.
Le forze dell’ordine sono intervenute per gestire la situazione, ma la tensione è salita fino a rendere inevitabile la decisione del sindaco di presentare le dimissioni.
Le dimissioni del sindaco di Taranto e le reazioni
“Non ci sono più le condizioni politiche per proseguire il mandato”, ha dichiarato il sindaco in una nota ufficiale. Le dimissioni sindaco Taranto saranno effettive tra 20 giorni, salvo revoca, come previsto dalla normativa.
L’episodio ha generato reazioni immediate: esponenti della maggioranza hanno espresso solidarietà al primo cittadino, mentre dall’opposizione si invoca un ritorno alle urne. Intanto, diverse sigle ambientaliste chiedono un cambio radicale nelle politiche ambientali e industriali del territorio.
Prossimi passi: commissario in arrivo?
Con la formalizzazione delle dimissioni, il Prefetto valuterà la nomina di un commissario straordinario. La cittadinanza resta in attesa di sviluppi, mentre il dibattito sull’ex Ilva e sulla salute pubblica continua a occupare il centro del confronto politico.
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Per approfondimenti sul ruolo dei commissari straordinari, visita il sito del Ministero dell’Interno.