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Transizione ecologica ex Ilva Taranto in discussione

veduta dello stabilimento ex Ilva durante la transizione ecologica a Taranto

La transizione ecologica ex Ilva Taranto è il punto centrale del confronto tra istituzioni locali e governo. Il destino dello stabilimento siderurgico passa da scelte immediate e condivise, per conciliare ambiente, salute e sviluppo produttivo.

Accordo interistituzionale e transizione ecologica

Il presidente dell’ASI, Costanzo Carrieri, ha lanciato un appello affinché venga sottoscritto al più presto un Accordo di Programma Interistituzionale. La proposta mira a una riconversione concreta dello stabilimento, con obiettivi misurabili e responsabilità definite. Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea, si teme la sospensione dell’attività produttiva se non verranno adottati provvedimenti tempestivi.

Le richieste principali includono: la revisione dell’AIA da parte di un ente indipendente, un fondo statale da almeno 4 miliardi di euro per bonifiche e rinnovamento impiantistico, e una gestione pubblico-privata per garantire continuità e trasparenza. Il sindaco di Taranto, Pietro Bitetti, ha dichiarato che “ogni decisione deve passare attraverso un confronto reale con il territorio”.

Il ruolo di Taranto nella transizione ecologica ex Ilva

La transizione ecologica ex Ilva Taranto rappresenta un’occasione per trasformare una crisi in una possibilità concreta di sviluppo sostenibile. Secondo Carrieri, la salute e il lavoro devono tornare a essere compatibili. Solo con una visione chiara, partecipata e ben finanziata sarà possibile cambiare davvero rotta.

Per approfondimenti visita la nostra sezione Ambiente o consulta il sito della Corte di Giustizia Europea.

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