Oggi alle ore 10:30, nella Galleria Meridionale del Castello Aragonese di Taranto, si terrà il convegno storico intitolato “Il ruolo della Marina Sarda dal Risorgimento all’Unità d’Italia”, un’iniziativa culturale a ingresso libero e gratuito. L’evento sarà organizzato dalla Delegazione Interregionale delle Guardie d’Onore al Pantheon per le province di Taranto, Brindisi, Potenza e Matera.
La Marina Sarda e il processo di unificazione
Il convegno metterà in evidenza l’importanza della Marina Sarda come forza strategica e simbolica durante il Risorgimento italiano. I lavori si apriranno con i saluti istituzionali del Gen. B. Francesco Calò, presidente della Delegazione. A seguire, il giornalista Walter Baldacconi modererà gli interventi dei relatori.
L’introduzione sarà curata dall’avv. Ivan D’Addario. Successivamente, la prof.ssa Vittoria Aicardi interverrà con la relazione “Vele sarde al vento. La Marina sarda dalle origini all’Unità d’Italia”, offrendo un approfondimento sull’evoluzione della flotta del Regno di Sardegna. Il prof. Roberto Allegro concluderà con “La flotta sarda tra la prima e la Seconda Guerra d’Indipendenza. Relazioni con le flotte di alcuni stati preunitari”, analizzando le collaborazioni marittime tra i regni italiani prima dell’unificazione.
Il ruolo delle Guardie d’Onore nella memoria storica
La Delegazione organizzatrice è una delle cinque attive tra Puglia e Basilicata, insieme a quelle di Bari, Lecce, Foggia e Barletta-Andria-Trani. Le Guardie d’Onore al Pantheon affondano le radici storiche nel 1878, anno della morte di Vittorio Emanuele II. Gli ufficiali veterani delle guerre d’indipendenza si riunirono allora per prestare servizio volontario alla tomba del sovrano, nel Pantheon di Roma, in segno di devozione e riconoscenza.
Nel tempo, il servizio si è esteso alle sepolture degli altri regnanti d’Italia, consolidando il ruolo dell’Istituto come presidio della memoria nazionale. L’attuale denominazione dell’Istituto risale al 1932 e continua a rappresentare un punto di riferimento per la valorizzazione dei valori risorgimentali.