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Taranto, Ex Ilva: sequestrato l’Altoforno 1 dopo l’incendio

Sequestro altoforno ex Ilva Taranto dopo incendio del 7 maggio

Dopo l’incendio scoppiato nella mattinata di ieri all’interno dello stabilimento ex Ilva, la Procura di Taranto ha disposto il sequestro dell’Altoforno 1. Il provvedimento è stato eseguito nella notte dai carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico), a scopo probatorio. L’impianto, riavviato lo scorso ottobre dopo un lungo periodo di inattività, è stato nuovamente fermato.

Sequestro all’ex Ilva: indagini sull’incendio dell’Altoforno 1

Il sequestro dell’Altoforno 1 arriva dopo l’incendio che ha interessato una delle tubiere, condotte attraverso le quali transita aria calda ad alta temperatura indispensabile alla combustione del coke. L’episodio, avvenuto nella mattina del 7 maggio, non ha provocato feriti. Le fiamme sono state prontamente domate dai vigili del fuoco interni allo stabilimento.

Secondo quanto riferito dalla struttura legale di Acciaierie d’Italia (Adi), è stata già avanzata richiesta di dissequestro. L’azienda sottolinea che l’intervento tempestivo ha evitato conseguenze gravi, garantendo la sicurezza del personale e la stabilità dell’impianto.

Preoccupazioni sindacali e gestione del personale

Attualmente, circa 70 lavoratori erano assegnati all’Altoforno 1. In seguito al sequestro, sono stati temporaneamente ricollocati ad attività di formazione, come comunicato dai sindacati. Le sigle sindacali esprimono preoccupazione per le possibili ricadute lungo tutta la catena produttiva, a monte e a valle dello stabilimento.

«Occorre chiarezza sui tempi di fermata dell’impianto e sulle eventuali ripercussioni occupazionali – affermano le rappresentanze dei lavoratori –. La sicurezza deve restare prioritaria, ma servono garanzie per la continuità operativa».

Verso nuovi accertamenti tecnici

Le autorità giudiziarie hanno avviato accertamenti per ricostruire le cause esatte dell’incendio e valutare eventuali responsabilità. Tecnici incaricati dovranno stabilire se siano presenti criticità strutturali o se si sia trattato di un evento accidentale isolato.

Nel frattempo, l’impianto resta fermo e sotto sequestro, in attesa dell’esito delle verifiche. L’Altoforno 1 rappresenta una componente strategica per l’attività del sito industriale tarantino e la sua inattività potrebbe incidere sull’intera produzione.

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