Parlare del clima è sempre esercizio che si presta a interpretazioni personali. Non nei dati relativi alle temperature, all’intensità dei venti o alla quantità di pioggia caduta, che sono dati oggettivi, ma perché argomento influenzato dai ricordi personali, dallo stile di vita personale, e soprattutto dai gusti soggettivi.
Ci sarà sempre chi odia e chi ama il caldo, e la stessa cosa vale per le stagioni o per la neve. Stilare quindi una classifica che stabilisca le province, o le città, col clima migliore, si presterà sempre comunque a contestazioni dettate dai gusti individuali.
Ad ogni modo, il quotidiano Il Sole 24Ore ha elaborato, sulla scorta dei dati forniti dal noto sito 3B Meteo, una classifica che tiene conto di una lunga serie di parametri relativi al clima: soleggiamento, brezza estiva, indice di calore, nebbia, ondate di calore, giorni freddi, precipitazioni estreme, umidità relativa, raffiche di vento, escursione termica, notti tropicali, circolazione dell’aria, caldo estremo, percentuale giorni consecutivi senza pioggia, intensità pluviometrica.
Ad ognuno di essi viene attribuito un punteggio che assegna da 0 a 1000 punti, dopo di che si fa una media aritmetica fra i diversi parametri.
Queste sono le migliori 10 città d’Italia a livello climatico quindi: Bari – 744,3 punti, Barletta-Andria-Trani – 733,2 punti, Pescara – 732 punti, Livorno – 716,2 punti, Enna – 713,9 punti, Ancona – 710,2punti, Trieste – 708,1 punti, Chieti – 699,5 punti, Catanzaro – 695,5 punti, Pesaro – 692,8 punti.
Le altre città pugliesi sono così collocate: Brindisi è appena fuori dalla top ten, 11esima, mentre molto più dietro sono Foggia (42esima) Lecce (57esima), Taranto (60esima)
Le peggiori 10 invece sono risultate essere: Belluno è 98esima, Benevento 99esima, Reggio Emilia al 100esimo posto, Parma al 101esimo, Cremona al 102esimo, Piacenza 103esima, Alessandria 104esima, Asti 105esima, Terni penultima e infine Caserta, posizione numero 107.
Come si può notare, sono presenti, sia fra le migliori 10 sia fra le peggiori 10, città di tutte le latitudini, che climaticamente hanno presumibilmente poco in comune. Difficile accordare quindi una preferenza, anche se, dovendo scegliere proprio il male assoluto, cioè il caldo umido, forse non accetteremmo mai di prendere la residenza in una località che nei mesi estivi sia lontana dall’Adriatico.