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I più votati a Taranto nelle elezioni regionali

Renato Perrini

Renato Perrini (FdI) è il candidato più suffragato con oltre 15mila preferenze

Elezioni regionali in provincia di Taranto caratterizzate da un voto frammentario e da una partecipazione che ha premiato sia figure consolidate sia nuove presenze in Consiglio regionale. Otto i rappresentanti eletti nel territorio, con risultati molto diversi tra le varie aree della provincia.

Elezioni regionali: tutti i nomi e il risultato di Perrini

Il dato più rilevante riguarda Renato Perrini (Fratelli d’Italia), che con 15.419 preferenze risulta il candidato più votato della provincia. Nel centrosinistra il Partito Democratico si conferma la prima forza politica, ottenendo il 40,64% dei consensi complessivi e portando in Consiglio Donato Pentassuglia con 13.245 voti e Cosimo Borraccino con 7.610 voti.

Nel centrodestra, oltre alla performance di Perrini, vengono riconfermati Antonio Paolo Scalera (Lega) con 5.024 voti e Massimiliano Di Cuia (Forza Italia) con 5.775 preferenze. Ulteriori eletti nella circoscrizione tarantina sono:

  • Giampaolo Vietri (Fratelli d’Italia) – 6.238 voti
  • Annagrazia Angolano (Movimento 5 Stelle) – 3.823 preferenze
  • Giuseppe Fischetti (Decaro Presidente) – 4.737 voti

Elezioni regionali: otto Comuni al centrodestra

La distribuzione territoriale del voto evidenzia una significativa frammentazione. Il centrodestra ottiene la maggioranza in otto Comuni della provincia: Avetrana con il 51,98%, Crispiano 63,87%, Ginosa 50,77%, Leporano 49,71%, Maruggio 53,92%, Roccaforzata 51,63%, San Marzano di San Giuseppe 53,32%, Sava 58,84%.

Il centrosinistra prevale, invece, negli altri Comuni della provincia, compreso il capoluogo Taranto, delineando un quadro politico articolato e diversificato.

Prospettive dopo le elezioni regionali

I risultati delle elezioni regionali definiscono nuovi equilibri in Consiglio, tra conferme e volti emergenti. La forte affermazione di Renato Perrini potrebbe incidere sugli assetti interni dei gruppi consiliari, mentre le forze politiche locali si preparano alle prossime fasi di programmazione amministrativa e alle prime decisioni operative dell’assemblea regionale.

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