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Grottaglie, petizione dei lavoratori Leonardo: stop vendita armi a Israele

Lavoratori Leonardo Grottaglie in mobilitazione per lo stop vendita armi a Israele

È online la petizione “Non in mio nome, non con il mio lavoro”. A promuoverla sono i lavoratori dello stabilimento Leonardo di Grottaglie. L’iniziativa chiede lo stop vendita armi a Israele e, in poche ore, ha superato 15mila firme.

Il testo è pubblicato su Change.org. Per saperne di più, è disponibile il link alla petizione.

Stop vendita armi a Israele: richieste e destinatari

Secondo i promotori, «Leonardo, con il benestare del Governo Italiano, mantiene solidi rapporti commerciali e di cooperazione militare con Israele». Per questo motivo, i lavoratori chiedono di interrompere ogni collaborazione che possa favorire il conflitto. L’appello richiama il rispetto del diritto internazionale umanitario e invita a valutare l’impatto delle forniture militari.

La petizione è indirizzata ai vertici di Leonardo S.p.A., all’Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento del Ministero degli Affari Esteri e al Consiglio dell’Unione Europea. L’obiettivo è chiaro: promuovere una scelta responsabile e trasparente lungo tutta la filiera.

Grottaglie, mobilitazione online e responsabilità etica

La mobilitazione nasce in un contesto di attenzione crescente sulle forniture militari italiane. Inoltre, il dibattito pubblico coinvolge istituzioni, imprese e cittadini. Di conseguenza, i firmatari rivendicano una posizione netta: non essere complici nelle violazioni dei diritti umani. Allo stesso tempo, chiedono di tutelare il lavoro e la dignità delle comunità locali.

Nel frattempo, la raccolta firme prosegue. Sono previste nuove azioni di informazione e sensibilizzazione sul territorio e online. Infine, i promotori auspicano una revisione delle politiche industriali e internazionali del settore difesa, in linea con i principi di pace e cooperazione.

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