Dopo alcune affermazioni in TV del giornalista Enzo Magistà, l’assessore allo Sviluppo economico Francesco Cosa ha diffuso una precisazione ufficiale. L’intervento chiarisce i fatti, tutela la salute dei cittadini e difende un comparto produttivo identitario per la città.
Chiarimenti istituzionali sulle affermazioni in TV
Il Primo Seno del Mar Piccolo è soggetto da anni a restrizioni sanitarie e monitoraggi per diossine e Pcb. Ordinanze regionali regolano la mitilicoltura in modo puntuale. Non è corretto affermare che l’intera produzione sia contaminata: le affermazioni in TV richiedono un adeguato contesto tecnico e normativo.
Arpa Puglia e gli enti competenti effettuano controlli periodici durante l’anno. I dati più recenti (2023) hanno confermato la conformità delle aree di produzione secondo le normative nazionali ed europee.
Per approfondimenti sui monitoraggi ufficiali: Arpa Puglia.
Sicurezza alimentare, tracciabilità e affermazioni in TV
Un progetto interistituzionale definisce tempi e modalità per la decontaminazione dei mitili trasferiti in aree idonee come il Mar Grande. Il sistema di tracciabilità impedisce la vendita di prodotti non conformi: in commercio arrivano solo mitili che rispettano i requisiti di legge.
Nel Secondo Seno, dove si completa la crescita, le acque sono classificate “A”. Questo permette l’invio diretto ai centri di spedizione o trasformazione. Anche alla luce delle affermazioni in TV, l’amministrazione ribadisce l’importanza di basarsi su dati ufficiali e procedure di controllo.
La precisazione dell’assessore
«Dichiarazioni generiche e senza contestualizzazione rischiano di danneggiare i produttori che operano nel rispetto delle regole e in collaborazione con le istituzioni» ha dichiarato l’assessore Francesco Cosa. «Servono equilibrio, rigore scientifico e rispetto verso chi lavora ogni giorno per garantire qualità e sicurezza alimentare».
La mitilicoltura tarantina, svolta nel rispetto delle regole e sotto controllo delle autorità, non rappresenta un rischio per la salute pubblica. L’assessore invita a evitare allarmismi e a fare riferimento a dati certificati. L’obiettivo è tutelare un settore strategico per l’economia locale e la tradizione del territorio.
Leggi anche: approfondimento su controlli e qualità nella filiera ittica regionale.
Nota della redazione: il presente articolo riporta la precisazione ufficiale dell’assessore Francesco Cosa. I contenuti non esprimono opinioni della testata ma comunicazioni istituzionali e dati ufficiali.