Il trasferimento coatto UIL Taranto di una caposquadra del Centro di Recapito, attiva anche nella segreteria UILPoste, ha sollevato dure reazioni da parte del sindacato. UIL Taranto e UILPoste denunciano un provvedimento ritorsivo da parte di Poste Italiane. Per mercoledì 28 maggio è previsto un sit-in davanti all’Ufficio Postale Taranto Centro, con una conferenza stampa e la partecipazione della lavoratrice coinvolta.
La replica del sindacato
Secondo UIL Taranto, la decisione dell’azienda non ha basi contrattuali. “Le motivazioni tecnico-organizzative addotte non reggono – spiega Giuseppe Manfuso, segretario UILPoste Taranto – non c’è alcuna eccedenza nella struttura di origine e il trasferimento è solo una risposta alle attività sindacali svolte con coerenza e determinazione.”
Il sindacato ha avviato le procedure per un ricorso ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, denunciando comportamento antisindacale. L’azione legale si affianca a un programma di mobilitazione pubblica e coinvolgimento di tutte le strutture UIL.
Supporto alla lavoratrice e mobilitazione in corso
Gennaro Oliva, coordinatore UIL Taranto, evidenzia che la lavoratrice ha già subito episodi di stress e sanzioni disciplinari in passato. “Invece di essere tutelata, è stata ulteriormente penalizzata. È una situazione grave sotto il profilo etico e professionale”.
All’iniziativa del 28 maggio prenderanno parte anche lo sportello Mobbing e Stalking, il dipartimento Pari Opportunità e le strutture confederali UIL. L’obiettivo è contrastare dinamiche ritenute lesive della libertà sindacale e dei diritti delle lavoratrici.
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