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UIL Taranto denuncia la paralisi dello stabilimento ex Ilva

Sede operativa di Monopoli

La UIL Taranto interviene sulla situazione dello stabilimento ex Ilva. Il sindacato segnala una paralisi produttiva ormai evidente e un rapporto sempre più difficile con il governo. Nella giornata odierna si sono svolte assemblee interne, una mobilitazione dei lavoratori e uno sciopero di 24 ore, iniziative che mostrano un clima di forte preoccupazione.

UIL Taranto: produzione ridotta e impianti in difficoltà

Secondo la UIL Taranto, l’unico altoforno attivo produce circa 4.000 tonnellate di ghisa al giorno. Si tratta di un dato molto inferiore rispetto al passato, quando gli impianti arrivavano a 24-25 mila tonnellate e fino a 90-100 colate al giorno. Oggi la produzione risulta minima e gli impianti richiedono manutenzioni straordinarie che non possono più essere rimandate.

Per questo motivo la situazione operativa del sito appare estremamente precaria. Inoltre, il sindacato segnala un ricorso crescente agli ammortizzatori sociali. Questo elemento, unito alle difficoltà tecniche, contribuisce a un quadro di forte incertezza.

La UIL Taranto sottolinea anche la risposta dei lavoratori. Secondo la nota, la partecipazione alle assemblee e allo sciopero dimostra la consapevolezza del rischio di una chiusura totale dello stabilimento. Di conseguenza, il sindacato chiede un intervento concreto e tempestivo.

UIL Taranto: “Servono decisioni rapide e un intervento serio”

La UIL Taranto richiama l’attenzione sull’annuncio che coinvolge 6.000 lavoratori in cassa integrazione. Per il sindacato questa scelta rappresenta un segnale di abbandono nei confronti del territorio. Di conseguenza cresce la richiesta di un confronto diretto con il governo e con le istituzioni competenti.

In una dichiarazione, il sindacato afferma:
«Serve un intervento rapido, con nazionalizzazione e investimenti reali. Solo così si può costruire un futuro green e sostenibile. Senza un piano industriale per l’acciaio verde, la chiusura rischia di diventare definitiva».

La sigla territoriale conferma inoltre che continuerà con le iniziative di mobilitazione. L’obiettivo dichiarato è difendere l’occupazione e garantire una prospettiva industriale alla città. Secondo il sindacato, la tutela del lavoro resta un punto centrale per l’intero territorio.

Nei prossimi mesi saranno decisive le scelte delle istituzioni sul futuro dello stabilimento ex Ilva. La UIL Taranto chiede un piano chiaro e immediato per evitare la perdita di un sito produttivo considerato strategico. Il sindacato continuerà a seguire la situazione e a rappresentare le esigenze dei lavoratori durante tutte le fasi del confronto con il governo e con gli enti locali.

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