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Occupazione in calo a Taranto: il numero dei pensionati supera quello dei lavoratori

più pensionati che lavoratori a Taranto, crisi occupazionale in Puglia

Più pensionati che lavoratori: nella provincia ionica il divario tra popolazione attiva e pensionata si allarga e l’occupazione è in calo. Secondo le ultime rilevazioni dell’Ufficio Studi della CGIA Mestre, Taranto figura tra le province italiane più in difficoltà per saldo negativo tra lavoratori e pensionati, con un disavanzo che riflette criticità strutturali del mercato del lavoro locale.

Taranto: più pensionati che lavoratori e divario crescente

Il contesto territoriale conferma una tendenza consolidata: la platea dei pensionati cresce più rapidamente rispetto agli occupati. Nel 2024 si registra un lieve aumento degli occupati, insufficiente però a colmare lo squilibrio. Il ricorso alla cassa integrazione e il numero di vertenze lavorative aperte rendono evidente l’urgenza di interventi capaci di sostenere l’occupazione stabile e di qualità.

Occupazione in Puglia: il quadro regionale e i dati statistici

Il fenomeno a Taranto si inserisce in un quadro regionale critico: diverse province pugliesi mostrano saldi negativi tra pensionati e lavoratori. Per un inquadramento statistico e demografico sono disponibili i dataset ufficiali dell’ISTAT e gli aggiornamenti periodici della CGIA Mestre, utili a monitorare occupazione, disoccupazione e tassi di attività.

Per ulteriori analisi sul contesto regionale, leggi anche: Occupazione e sviluppo del lavoro in Puglia (approfondimento interno).

Prospettive: politiche attive e tenuta sociale

Amministrazioni locali e parti sociali sollecitano misure per trattenere i giovani, riqualificare i lavoratori e attrarre investimenti. La priorità è ridurre il divario tra popolazione attiva e pensionata: senza un aumento dell’occupazione stabile, Taranto continuerà a registrare più pensionati che lavoratori, con impatti su sostenibilità dei servizi e crescita economica.

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