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Rigenerazione e Innovazione: accordo per lo sviluppo sostenibile a Taranto

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Venerdì 3 ottobre, alle ore 10:30, nella Prefettura di Taranto si terrà una conferenza stampa. L’evento riguarda la firma dell’Accordo Quadro tra il Commissario Straordinario per la bonifica e il Presidente del Tecnopolo Mediterraneo. Si tratta di un passo cruciale per la rigenerazione del territorio, grazie alla collaborazione tra istituzioni, ricerca e imprese.

Rigenerazione e Innovazione per Taranto

L’accordo mira a creare nuove sinergie tra ricerca scientifica e imprese. Inoltre, punta ad accrescere innovazione e competitività nel territorio tarantino. Grazie alla valorizzazione dei risultati della ricerca, si potranno avviare nuove iniziative imprenditoriali. In questo modo, si favoriranno sviluppo sostenibile e crescita occupazionale.

Alla conferenza interverranno figure di rilievo del mondo accademico e industriale. Saranno presenti il Prorettore dell’Università di Bari, il Responsabile scientifico di Calliope, la Vicepresidente di Confindustria Taranto e il Presidente del DIPAR. Le loro testimonianze evidenzieranno l’importanza di un’alleanza tra innovazione, scienza e produzione.

Bonifiche e sviluppo sostenibile

Il Commissario Straordinario ha spiegato che le bonifiche non devono essere considerate soltanto un costo. «La rigenerazione del territorio – ha affermato – deve restituire vitalità economica e sociale, rendendolo sostenibile e resiliente». Per questo motivo, ricerca e nuove tecnologie diventeranno strumenti per interventi più efficaci e meno impattanti. Le bonifiche potranno così trasformarsi in opportunità di crescita e innovazione.

Anche il Presidente del Tecnopolo Mediterraneo ha sottolineato il valore dell’intesa. «Le bonifiche non sono solo un dovere ambientale – ha dichiarato – ma possono diventare una leva di sviluppo economico e sociale. Taranto, infatti, può diventare un laboratorio nazionale ed europeo di rigenerazione industriale e ambientale».

In conclusione, l’accordo rafforza il legame tra ricerca e produzione. Inoltre, apre la strada a un modello di sviluppo capace di coniugare sostenibilità, occupazione qualificata e innovazione.

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