Milano, 30 luglio 2025 – Tesla Owners Italia, l’associazione nazionale dei proprietari e appassionati di veicoli Tesla, ha rivolto una lettera aperta a Elon Musk per proporre la creazione di una Gigafactory a Taranto, in sostituzione dell’ex area industriale dell’ILVA. L’iniziativa nasce come risposta all’ultima approvazione di una nuova AIA che prevede la prosecuzione dell’attività siderurgica per altri 13 anni, con l’uso continuato di combustibili fossili.
Gigafactory a Taranto: proposta per la riconversione dell’ex ILVA
La proposta avanzata da Tesla Owners Italia mira a riconvertire lo stabilimento dismesso in una Gigafactory a zero emissioni, dedicata alla produzione di veicoli elettrici, batterie e tecnologie per l’energia pulita. L’idea si inserisce nel dibattito aperto in Consiglio Comunale lo scorso 28 luglio, relativo al rilancio del polo siderurgico attraverso l’attivazione dell’area a caldo e una nuova produzione annua stimata fino a 6 milioni di tonnellate di acciaio.
“Taranto ha bisogno di rinascere — scrive Luca Del Bo, presidente dell’associazione — e la creazione di una Gigafactory rappresenterebbe non solo un’opportunità industriale, ma anche un simbolo di riscatto per una città segnata da anni di crisi ambientale”.
Perché Taranto: posizione strategica nella Zona Economica Speciale
La lettera indirizzata a Musk sottolinea i vantaggi infrastrutturali della Zona Economica Speciale (ZES) di Taranto. Tra i punti di forza evidenziati:
- Il porto commerciale, tra i più rilevanti del Mediterraneo
- Una solida rete autostradale e ferroviaria
- L’aeroporto di Grottaglie, già orientato al settore aerospaziale
Proprio l’aeroporto “Marcello Arlotta” di Grottaglie viene indicato anche come possibile hub per iniziative legate a SpaceX e Starlink, rafforzando la posizione della città come nodo strategico per lo sviluppo tecnologico e industriale sostenibile nel Mezzogiorno.
“Immaginare la prima Gigafactory del Mediterraneo a Taranto – prosegue Del Bo – significherebbe unire l’eredità della Magna Grecia con il futuro della tecnologia sostenibile”.
L’appello si conclude con un invito ufficiale a Musk per valutare l’area di Taranto quale sede della prossima Gigafactory europea.
Una proposta in linea con la transizione green del Sud Italia
L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la riconversione ecologica dell’industria pesante. La possibile realizzazione della Gigafactory a Taranto si configura come un’opportunità concreta per promuovere filiere industriali a basse emissioni e rilanciare economicamente un territorio da anni al centro di emergenze ambientali.
Secondo quanto emerso nella comunicazione dell’associazione, l’idea ha già ottenuto manifestazioni d’interesse da parte di cittadini e rappresentanti istituzionali locali. I promotori auspicano ora un confronto diretto con i vertici Tesla per esplorare la fattibilità dell’iniziativa.
Prospettive future
Non sono ancora note le eventuali risposte da parte di Elon Musk o del management Tesla. Tuttavia, la proposta ha già acceso l’interesse del dibattito pubblico e potrebbe rappresentare un punto di svolta per la transizione industriale del Sud Italia.