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A.I.A. ex Ilva, Legambiente scrive al M.A.S.E.: “In mancanza della VIS, fermare gli impianti”

stabilimento ex Ilva di Taranto soggetto all’A.I.A. e Valutazione di Impatto Sanitario

A.I.A. ex Ilva: Legambiente ha inviato una lettera al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (M.A.S.E.) chiedendo chiarimenti sull’aggiornamento della Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) relativa al rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale dello stabilimento di Taranto. In assenza della documentazione richiesta, l’associazione chiede la sospensione delle attività fino alla regolare integrazione dello studio.

A.I.A. ex Ilva: scadenza dei tre mesi e obblighi di aggiornamento

È giunta a termine la prescrizione dei tre mesi fissata dal Decreto Direttoriale n. 436 del 25 luglio 2025, che dispone il riesame complessivo e il rinnovo dell’A.I.A. per lo stabilimento siderurgico. Tra le condizioni principali figurano la trasmissione all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) dell’aggiornamento della VIS con dati sulle emissioni di NO₂ e SO₂, sugli impatti della centrale termoelettrica AdI Energia S.r.l. e sulle esposizioni in arenili e aree ricreative.

Il parere istruttorio conclusivo prevede la presentazione dei documenti entro tre mesi e, entro i successivi trenta giorni, la valutazione dell’ISS. In caso di mancato invio o di esito negativo, l’art. 29-decies del D.Lgs. 152/2006 contempla l’avvio delle procedure per la sospensione o revoca dell’autorizzazione ambientale.

M.A.S.E. e Valutazione di Impatto Sanitario: richiesta di trasparenza

Con la comunicazione inviata al Ministero, l’associazione chiede di pubblicare la documentazione aggiornata della VIS o di confermare la mancata presentazione. Nella nota si evidenzia che la precedente valutazione non conteneva informazioni ritenute essenziali per la stima dei rischi e che, in assenza di una verifica aggiornata da parte dell’ISS, non può essere garantita la sicurezza sanitaria dei cittadini e dei lavoratori.

La posizione espressa richiama il principio secondo cui l’A.I.A. per gli impianti può essere rilasciata solo qualora l’ISS escluda rischi inaccettabili per la salute a fronte della capacità produttiva autorizzata. In mancanza di integrazioni e di un parere sanitario positivo, viene ritenuta necessaria la fermata degli impianti.

Prescrizioni A.I.A. e adempimenti: gli elementi attesi

Nella stessa istanza è richiesto un riscontro sul rispetto di ulteriori prescrizioni previste dal provvedimento di rinnovo, molte delle quali con scadenza a due mesi. Tra i punti indicati figurano l’aggiornamento dei dati produttivi, planimetrie georeferenziate, descrizioni degli scarichi e dei relativi trattamenti, cronoprogrammi per interventi ambientali, aggiornamento delle procedure interne sulla gestione di rifiuti e sottoprodotti, e monitoraggi periodici delle acque.

Secondo quanto riportato, sul portale del M.A.S.E. non risulterebbero allo stato disponibili comunicazioni ufficiali del gestore sulle attività svolte. Da qui l’invito a rendere accessibile la documentazione per consentire il controllo pubblico e istituzionale.

Prossimi passaggi sulla VIS dell’A.I.A. ex Ilva

Il procedimento prosegue con la verifica dell’ISS sugli esiti della Valutazione di Impatto Sanitario aggiornata. Qualora la documentazione integrativa non sia stata depositata, il Ministero potrà attivare i procedimenti previsti dalla normativa per la sospensione degli impianti. L’attenzione resta alta sulle ricadute sanitarie e ambientali, in particolare per le aree residenziali più esposte del territorio di Taranto.

Approfondimenti: AmbienteValutazione di Impatto SanitarioM.A.S.E.

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