Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Capoluogo, con il supporto della Stazione di San Giorgio Ionico, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, un quarantenne e un ventitreenne, ritenuti presunti responsabili di almeno cinque furti in abitazione commessi tra Taranto e Carosino ai danni di cittadini anziani.
Le misure cautelari giungono al termine di un’articolata attività investigativa, avviata nel marzo 2024 sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Taranto. L’indagine aveva come obiettivo il contrasto al fenomeno delle truffe e dei conseguenti furti in abitazione che, negli ultimi anni, hanno colpito in modo particolare le fasce più vulnerabili della popolazione.
Le indagini sui furti in abitazione a Taranto
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, gli indagati, nel periodo compreso tra febbraio e maggio 2024, si sarebbero presentati alle vittime fingendosi operai o tecnici incaricati di controlli ai contatori di energia elettrica e alle caldaie del gas. Con tale espediente, sarebbero riusciti a introdursi nelle abitazioni, appropriandosi di denaro e oggetti preziosi in oro e argento.
Le indagini, condotte anche attraverso l’acquisizione di immagini di videosorveglianza, l’escussione delle vittime e il riconoscimento fotografico dei presunti autori, hanno permesso di delineare un quadro indiziario ritenuto “grave e coerente” dagli inquirenti. Le condotte, secondo quanto riferito dagli investigatori, sarebbero state “seriali e particolarmente spregiudicate, realizzate in pieno giorno, a volto scoperto e anche in prossimità di telecamere condominiali”.
Provvedimenti e misure cautelari
Al termine delle formalità di rito, il ventitreenne è stato posto agli arresti domiciliari, mentre per il presunto complice – già detenuto per altra causa – è stata disposta la misura degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, che sarà eseguita al termine dell’attuale pena.
Gli inquirenti hanno sottolineato come “notevole” sia stato il lucro derivante dai furti in abitazione, in considerazione della quantità e del valore dei monili sottratti. L’attività investigativa rappresenta un ulteriore passo avanti nella tutela della sicurezza dei cittadini e nel contrasto ai reati predatori sul territorio ionico.
Presunzione di innocenza
È opportuno ricordare che la responsabilità dei due indagati potrà essere accertata solo in sede processuale con sentenza definitiva. Fino a quel momento, per entrambi vale la presunzione di innocenza, come previsto dalla normativa vigente.












